Atelier Home Gallery invita il pubblico a conoscere nella data del 1 dicembre 2016 le opere del fotografo Matija Tomc in occasione della mostra allestita dalla curatrice Matilde Tiriticco presso gli spazi del ristorante Bracerie Venete di Trieste. La mostra porta all’attenzione del pubblico una selezione di scatti che il fotografo sloveno, in bilico tra arte e fashion, ha realizzato negli ultimi due anni. I soggetti sono giovani donne che dialogano con lo spazio e si collocano all’interno di vere e proprie storie, di situazioni narrative in cui l’osservatore può incontrare le ombre di altri gesti e altri personaggi: dalla giovane ragazza asiatica affamata di “junk food” alla nobile bellezza dei “ritratti alpini” immortalata nell’incantevole location di Bled, passando per “trashy Juliet” all’Opera e per la bellezza spavalda e ribelle di Prisha nella sua dimora di tappeti persiani. Stampe a volte ridotte, a volte estese, per lo più accompagnate da cornici dorate antiche, che presentano la bellezza della donna nella sua semplicità, smontandone finzione e caricature proprie delle pose da copertina. La fotografia di Matija Tomc, infatti, si avvicina nella sua sensibilità del divenire e nella sua profonda ironia a fotografi come Juergen Teller e Terry Richardson che, attraverso l’utilizzo del flash, immortalano le forme e i colori nel limite temporale di un istante. Senza veli né strutture, la fotografia dell’artista sloveno si cala all’interno del bisogno di anticonvenzionalità che la moda degli anni 90 rappresentava nelle sfilate, portando alla dissoluzione del culto del brand e all’esaltazione di uno stile libero, composito e specchio della propria personalità. Nelle foto esposte nella personale di Tomc, ci si imbatte nel realismo presente nel glamour, in una valorizzazione della quotidianità per cui il semplice fatto di fotografare qualcosa gli conferisce diversa dignità. Qui il gesto fotografico diventa in grado di ristrutturare il reale, mutandone il significato e operando un intervento di rivitalizzazione estetica: immagini senza ritocco con Photoshop o interventi veramente minimali lasciano i soggetti raccontare la verità della pelle e dello stile, secondo la scuola o sensibilità dello “snapshot” che ci dà la sensazione di osservare storie intime e inesponibili. Foto costruite ad arte per sembrare dinamice, fluide, naturali. Una finzione magica libera da costrizioni e aspettative che comunica direttamente con l’osservatore senza far pesare la presenza del medium della stampa o del fotografo stesso.
Matija Tomc (Slovenia) inizia a fotografare professionalmente nel 2013, dopo aver condotto studi in project business e aver lavorato per tredici anni come business manager nel settore edile. Attualmente lavora come fotografo di moda per Adria Media (rivista Story & ELLE Slovenija), che copre reportage presso gli editoriali di moda. E' stato selezionato come uno degli otto miglior fotografi dal photo editor Alessia Gaviano di Vogue Italia, portando i suoi scatti ad esser pubblicati sull'omonima e prestigiosa rivista. Negli ultimi anni Matija ha preso parte a diverse mostre di moda e d’arte slovene (come la progettazione e l’organizzazione dell’installazione d'arte visiva con effetto 3D per la Fashion Week Slovenia), fra cui ci fa piacere sottolineare la mostra personale presso la National University Library di Lubiana.
Aperitivo inaugurale giovedì 1 dicembre 2016 ore 19
Aperto dal lunedì alla domenica dalle ore 17 alle 24 (giorno di chiusura: martedì)