«A Trieste vengono declinati i riflessi della politica di governo e di riforme di Maria Teresa – spiega Rossella Fabiani del Comitato scientifico della mostra – che si rintracciano in provvedimenti e operazioni capaci di trasformare il piccolo centro, ancora di fondazione medievale e chiuso al limite settentrionale dell’Adriatico, in un porto dagli sviluppi sorprendenti, nuovo sbocco dell’Europa orientale, al servizio di quell’Impero, che l’Imperatrice contribuirà a far uscire dalla tradizione ancora feudale verso la modernità».
Il percorso espositivo ha inizio con una serie di ritratti ed opere – provenienti da: The Princely Collections, Liechtenstein, il Castello di Miramare, i Civici musei di Trieste, il Museo del mare, la Biblioteca civica di Trieste, il Museo commerciale di Trieste e i musei provinciali di Gorizia – che illustrano le dinamiche familiari degli Asburgo e gli accordi con le altre dinastie europee. Proseguendo lungo la mostra, mappe, vedute, dipinti e oggettistica dell’epoca, raccontano gli aspetti della vita quotidiana della borghesia mercantile, del grande emporio e di personaggi internazionali che furono presenti in città, tra cui Casanova e Winckelmann, assieme ad alcuni aspetti istituzionali e produttivi delle Contee di Gorizia e Gradisca.
Parte dei contenuti della mostra sono presentati attraverso installazioni interattive che permettono al visitatore di scoprire in maniera chiara e divertente aspetti complessi della Trieste settecentesca. È possibile vedere la città crescere dal nucleo storico fino ad arrivare all’attuale fronte mare o esplorare le rotte dei commerci dell’impero asburgico che passavano attraverso il porto di Trieste. Attraverso le tre installazioni multimediali – “Ricostruire Trieste”, “Le rotte. Le merci”, “Le voci della città” – il visitatore può così entrare nella Trieste teresiana e comprendere meglio quella di oggi.
Ricostruire Trieste
L’installazione interattiva racconta l’evoluzione urbanistica di Trieste, partendo dalla Città Vecchia, racchiusa nelle mura che circondavano il colle di San Giusto, fino al completamento del fronte mare che la caratterizza ancora oggi. Il visitatore potrà decidere di montare e smontare le diverse fasi di costruzione della città di fondazione in un viaggio attraverso progetti ed illustrazioni dell’epoca. Tutti i luoghi carismatici della città moderna saranno toccati in un gioco di esplorazione che vedrà la luce su una mappa interattiva. Le rotte. Le merci
Quali erano le merci che venivano sbarcate sui moli della Trieste settecentesca? In questa installazione saranno proprio loro a parlare e a raccontare il mondo del commercio marittimo che ha dato forma al porto emporiale di Trieste. Il visitatore potrà prendere in mano le merci più rappresentative e scoprire la loro provenienza o destinazione, il modo in cui venivano vendute o consumate, riuscendo a comprendere come esse abbiano cambiato la società e la cultura europea del Settecento.
Le voci della città
Gli oggetti testimoniano lo scorrere del tempo, le voci lo raccontano. Il visitatore nella mostra si sorprenderà nel compiere un viaggio a ritroso di tre secoli per ascoltare le vere testimonianze delle persone che vivevano la Trieste teresiana. Attraverso il discorso diretto, navigatori, spie veneziane, commercianti greci, burocrati imperiali, immergeranno l’ascoltatore nella quotidianità del nascente porto imperiale.
La mostra getta luce sul Settecento, sui suoi protagonisti e sulle innovazioni che portarono Trieste ad avere un ruolo centrale in campo economico, sociale e commerciale, grazie a un lungo ciclo di conferenze, seminari e convegni. Un calendario articolato di incontri arricchisce il programma, con appuntamenti organizzati settimanalmente per tutta la durata della mostra. Il calendario è consultabile sul sito della mostra.