Željko Kipke nel suo studio mentre prepara la mostra
Molti di voi non hanno potuto vedere dal vivo “Dismantling Structures”, la provocatoria mostra dell'artista croato Željko Kipke, aperta il 22 febbraio scorso e chiusa per lockdown dopo pochi giorni. Ora possono visitarla nel nostro nuovo ambiente espositivo virtuale – consigliamo la visione a schermo intero – al link: https://artspaces.kunstmatrix.com/en/exhibition/1501240/%C5%BEeljko-kipke-dismantling-structures.
In questa mostra Kipke dipinge su tela e utilizza il suo tipico fondo monocromo: distorce le immagini delle architetture di Zagabria trattandole come se fossero carta straccia, sgualcibili e appallottolabili, facendo diventare gli edifici pressoché irriconoscibili. Le ragioni di una forte domanda critica sul funzionamento degli apparati istituzionali di un paese in transizione sono trasferite anche in un corto sperimentale contenente un'animazione della mappa di Zagabria che segnala i luoghi in cui si trovano gli edifici selezionati. Trieste è la seconda tappa di questo progetto di Kipke, che segue alla mostra dello scorso novembre curata dal critico Vanja Babić alla Galerija Kranjčar di Zagabria.
Željko Kipke (Čakovec 1953) è pittore e videomaker. Studia negli anni Settanta all’Accademia di Zagabria ed è agli inizi artista di punta nella pittura analitica e poi nel film sperimentale. Nella prima metà degli anni '80 realizza cortometraggi, documentando principalmente le sue azioni pubbliche. La sua intensa carriera artistica lo vede tra l’altro rappresentante della Croazia alla Biennale di Venezia nel 1993 (dove torna nell’edizione 2007 come commissario del padiglione del suo paese) e alla Biennale del Cairo nel 1995. Importante anche la sua attività di critico, saggista, curatore e scrittore.