Ritratti triestini. La donazione Sbisà al Civico Museo Revoltella
Ritratti triestini. La donazione Sbisà al Civico Museo Revoltella, Trieste
Le otto sculture di Carlo Sbisà (1899-1964) donate dalle figlie Marina e Paola, testimoniano di una svolta fondamentale dell'artista, dopo che egli decise di rimeditare la sua produzione pittorica riferibile agli anni Venti e Trenta traducendola con un mezzo stilistico nuovo. L'artista, dopo il 1945, abbandonò progressivamente la pittura per dedicarsi alla scultura in terracotta e alla ceramica. Nella plastica Sbisà mantenne inalterata la sua insopprimibile vocazione per le forme armoniche dai toni arcaici. La modellazione solida e le forme chiuse e compatte rivelano il permanere di un legame con la corrente artistica europea del Ritorno all'ordine. I ritratti donati, realizzati in diversi materiali (grés poroso, terracotta patinata, terracotta maiolicata), sono sculture che rivelano una dimensione estetica più intima rispetto alle esperienze precedenti, peraltro consona alla familiarità con le persone ritratte. Le sculture sono state restaurate per l'occasione da Maria Teresa Tito, restauratrice del Civici Musei di Storia e Arte.