AQUILEIA

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ

martedì 5 novembre 2024

Arte, cultura e svago nella perla del Friuli

10 cose da fare ad Aquileia e dintorni

Complesso Basilicale di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Anna Pugliese - 12/07/2017
Con i suoi 2200 anni di storia è il gioiello del Friuli Venezia Giulia. Aquileia, patrimonio Unesco con le sue vestigia romane e la strepitosa basilica paleocristiana, è la destinazione ideale per chiunque desideri combinare i piaceri della cultura con quelli della tavola e di una cornice naturale di grande suggestione.
La vicinanza al mare, le numerose cantine vinicole, i piatti della tradizione locale completano la ricca offerta del territorio.
Abbiamo selezionato 10 cose da fare ad Aquileia in un weekend.

1. Visita alla Basilica
La visita non può che iniziare dal cuore di Aquileia. La Basilica sorprende per la sua straordinaria architettura che, nelle sue linee essenziali, ripropone l’assetto voluto dal Patriarca Poppone (1019-1042),  ossia il Vescovo di Aquileia, che la consacrò nel 1031.
A incantare i visitatori sono, nell'Aula sud, i 760 metri quadrati di mosaico, il più antico e più grande mosaico cristiano dell’Occidente, una delle testimonianze più spettacolari dell’antico complesso paleocristiano. Particolarmente interessante è, nella quarta campata, la storia del profeta Giona, inghiottito dal mostro marino. Per approfondirla conviene approfittare di una guida o delle audioguide.


Dettaglio dei pesci nel mosaico dell'Aula Teodoriana Sud della Basilica di Aquileia | Foto: © Elio Ciol

2. Visita alla Domus di Tito Macro
Pavimenti musivi abbelliti da motivi geometrici in bianco e nero o con inserti policromi, come quelli raffiguranti un cervo con un cane e una scena di pesca, seducono lo sguardo del viaggiatore in visita alla Domus di Tito Macro.
Chiunque visiti la città non può perdersi questa che rappresenta l’unica abitazione di età romana scavata integralmente nell'antica città fondata nel 181 a.C e capitale della X regione augustea.
Risalente a un periodo compreso tra la fine del I secolo a.C e i primi cinquant’anni del I secolo d.C., con i suoi 1.700 metri quadrati, questa domus vanta un’estensione che trova in Italia pochi confronti.
Un innovativo progetto di valorizzazione promosso dalla Fondazione Aquileia ne ha riportato in vita gli ambienti valorizzando spazi e reperti grazie a una copertura in laterizio monocromo sostenuta da pilastri d’acciaio, che permette ai visitatori di ammirarne i mosaici, a riparo da sole e intemperie.


Domus di Tito Macro, Aquileia

3. Ripercorrere la storia di Aquileia al Museo Archeologico
Istituito nel 1882 dal governo austriaco nella sede della neoclassica Villa Cassis Faraone, dal nome della nobile famiglia che ne era proprietaria, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia vale sempre una sosta.
Il recente allestimento, attraverso le diverse sezioni distribuite sui tre piani dell’edificio, per un totale di dodici sale, offre ai visitatori una narrazione incentrata sulla storia della città romana di Aquileia. Iscrizioni, mosaici, sculture, ritratti e manufatti testimoniano il fasto dei monumenti pubblici, la vita quotidiana, le attività produttive e commerciali di quello che rappresentò un centro economico di importanza strategica. Soffermatevi ad ammirare i prodotti dell’artigianato artistico in ambra, vetro e pietre dure.


Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia | Foto: © Alessandra Chemollo

4. Sosta all'azienda vinicola
Dopo una passeggiata culturale alla scoperta di Aquileia ci si può concedere una sosta, magari in un vigneto con vista sul campanile della Basilica. All’azienda agricola Ca’ Tullio si può scoprire la tradizione vinicola di un tempo, immergendosi nella Taberna Romana dove anfore, preziosi tendaggi e il Termopolium fanno da cornice a un'esperienza affascinante che equivale a un viaggio nel tempo.
Concedetevi una visita alla cantina (anche con una degustazione, prenotando per tempo) e fare un po’ di shopping : qui i gioielli sono i bianchi Müller Thurgau e il Friulano e i rossi Refosco dal Peduncolo Rosso e Schiopettino.

5. Indirizzo per i golosi...
Un’altra sosta, in questo caso golosa, è d’obbligo ad Aquileia. In piazza Capitolo c’è la pasticceria e cioccolateria Mosaico, una gustosa evoluzione del piccolo laboratorio in cui, nel 1978, Alietta e il signor Mario iniziarono a cucinare i primi dolci, crostate e torte tradizionali, per rifornire principalmente i migliori alberghi e ristoranti della zona.
Questo accogliente locale, oltre a proporre alcune tipicità regionali come la Gubana ed il Presnitz, sfoggia un prodotto tipico come il “DolceAqvileia”, un concentrato di ingredienti dell’antica Roma - noci, farro, fichi, miele - che danno vita ad un dolce dal cuore morbido e cremoso.

6. Un tuffo nel mare di Grado
Se la giornata è calda, una puntata alla spiaggia è d’obbligo. Nella parte più occidentale di Grado, la più apprezzata è quella che gli abitanti del posto chiamano la “spiaggia vecja”, presso lo stabilimento Costa Azzurra. Caratteristica di questo posto è l’arenile che digrada velocemente consentendo di nuotare senza allontanarsi troppo dalla riva. La sabbia è dorata e fine, l’ingresso alla spiaggia è libero, ma è possibile noleggiare sdraio, lettini e ombrelloni, concedersi un aperitivo al chiosco o gustare degli ottimi piatti al ristorante, a due passi dalla riva. 

7. La Basilica di Grado
Anche Grado ha la sua basilica, quella dedicata a Sant’Eufemia: vale la pena scoprirla anche per cogliere le tante differenze con quella di Aquileia.
Caratterizzata da edifici paleocristiani, sorge nella splendida cornice di Campo dei Patriarchi nella "città vecchia".
Costruita con materiale di recupero, è semplice, schematica e ha una chiara impronta bizantina.
Ricco di fascino, il pulpito del XI secolo, ricoperto da un cupolino di foggia moresca su archi trilobati inflessi.


Interno della basilica di Grado | Tramite Wikimedia Commons

8. Visita al parco naturale e alla laguna
Gli appassionati di birdwatching apprezzeranno, nella laguna di Marano, la riserva naturale regionale Foci dello Stella, raggiungibile esclusivamente via acqua attraverso il delta del fiume Stella, che si può risalire fino a Precenicco e Palazzolo.
In questo eccezionale microcosmo, tra i canneti che costeggiano il letto fluviale, è possibile intravedere falchi di palude, cigni reali, aironi rossi, cinerini e bianchi.

9. Relax alle terme
Il relax è di casa alle Terme Marine di Grado, l'Istituto Talassoterapico oggi uno dei centri tra i più aggiornati in Italia.
Fin dagli inizi dell’ottocento l’aristocrazia asburgica raggiungeva Grado per i bagni e le pregiate Terme che oggi garantiscono un’offerta moderna ai programmi specifici di talassoterapia e prevenzione dall’invecchiamento cutaneo. Disponibili anche una piscina ternale e un centro fitness.

10. La buona tavola a km 0
Per la cena c’è un indirizzo imperdibile. Zero Miglia è il locale della cooperativa pescatori che serve pesce appena pescato, proponendo piatti semplici e legati al territorio, un menú modificato anche giornalmente in base alle offerte del mare. L’atmosfera fa il resto. Situato in riva Dandolo, d'estate offre un'atmosfera rilassata con i suoi tavolini lungo il canale, con vista sulle barche a vela di passaggio, ristorati dalla brezza del mare. 

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