La storica dell'arte Elena Menon ci conduce alla scoperta del Cimitero degli Eroi.
Aquileia, luogo della memoria
Elena Menon - 13/05/2023
La storica dell'arte Elena Menon ci conduce a scoprire Il Cimitero degli Eroi, il sepolcreto che sorge alle spalle della Basilica di Aquileia, uno dei luoghi della memoria dove riposano i caduti italiani al fronte durante la Prima Guerra Mondiale.
Ci troviamo all'interno del Cimitero dei Caduti di Aquileia che sorge dietro la Basilica patriarcale. Il cimitero è meglio conosciuto come Cimitero degli Eroi nasce nel 1915 su quello che era il vecchio cimitero comunale, quello parrocchiale degli aquileiesi. La necessità di seppellire i soldati al fronte si presenta già dai primi mesi di guerra quindi viene proprio richiesto dall'Esercito di seppellire i morti al fronte insieme agli aquleiesi. Ben presto però il cimitero è colmo quindi si decide di costruire un cimitero nuovo dove traslare le salme di questi aquileiasi e di dedicare questo cimitero ai militari, solamente ai militari. L'idea è quella di creare un giardino all'italiana e quindi di creare delle file ordinate di tombe in cui seppellire questi soldati che hanno delle semplici croci a indicare il nome del defunto e le tombe sono tutte ornate con del semplice pietrino quello che vedete. Adesso invece è una sistemazione successiva infatti nel 1917 la Società Dante Alighieri commissiona allo scultore Alberto Calligaris quelle croci che vediamo oggi.
Questo cimitero è un'importanza fondamentale perché fa sì che Aquileia in quel momento diventi la capitale dell'irredentismo di queste regioni. Infatti Aquileia era asburgica, era sotto l'impero, e quando scoppia la guerra Aquileia lo è ancora quindi in un certo senso, mentre per gli italiani è liberata, per alcuni può anche essere occupata.
L'importante per tutti i soldati che venivano sepolti qua e che fossero uguali davanti alla morte.
Infatti le croci dovevano essere uguali per tutti i pochi monumenti che vedete apparire sporadici ogni tanto sono quelli commissionati dalle famiglie perché l'esercito riteneva che il soldato morto doveva essere uguale che fosse un soldato semplice o un ufficiale davanti alla morte. Cosa impreziosisce questo cimitero ? La prima è l'epigrafe che il vate D'Annunzio dedica ad Aquileia. Sono alcuni versi che lui scrive e dedica ad Aquileia che viene murata sul muro dell'abside della Basilica il 2 Novembre 1915 e che viene però oltraggiata, scalpellata totalmente dagli austriaci dopo Caporetto e ripristinata nel 1918 dopo la fine del conflitto. Altri due gruppi scultorei molto importanti ornano il cimitero, la parte nord del cimitero, e sono il gruppo del Furlan un gruppo marmoreo che si chiama "Il sacrificio del Combattente" e quello in bronzo fuso nell'arsenale di Torino dello scultore Ettore Ximenes.
Sappiamo che il 21 ottobre 1921 venne scelto nella Basilica di Aquileia il Milite che con tutti gli onori poi sarà traslato quattro giorni dopo a Roma all'Altare della patria e che tuttora è lì è il cosiddetto Milite Ignoto.
Il monumento di Guido Cirilli è importante perché è una riproposizione simbolica e l'arco che dà sul Carso e chepraticamente deve ricordare a chi ha combattuto ma anche a tutti noi quali erano i luoghi più cruenti delle battaglie in questa regione.