Due volti scolpiti nella pietra si ergevano sul portico del Foro di Aquileia. Gli archeologi vi hanno riconosciuto le effigi di Giove Ammone e di Medusa, simboli della grandezza dell’Impero. Il messaggio è chiaramente leggibile: da Ovest (Medusa) a Est (Giove Ammone, venerato da Alessandro Magno), quasi tutto il mondo allora conosciuto era compreso nei domini di Roma.
Al di sopra dell’architrave del portico, sulla stessa balaustra, poggiano una serie di lastre lavorate a rilievo con figure di putti e aquile che reggono ghirlande.