Via Gemina, scavo archeologico della "casa dei putti danzanti", Aquileia
La Casa dei putti danzanti prende il nome dal soggetto figurato di uno dei suoi mosaici più pregevoli.
La fase più recente della casa risale al IV secolo, e ad essa appartengono il cortile circondato da porticati sul quale si affacciava la sala con il mosaico dei putti danzanti, un’ampia cucina, la zona termale e altre stanze destinate alla famiglia del proprietario. Il padrone di casa doveva essere molto probabilmente un facoltoso personaggio del tempo.
Verso est, la casa si affacciava su un’ampia strada, uno dei cardini, ricoperta da blocchi di pietra dura e resistente, affiancata da portici che fornivano ai passanti una protezione sicura dagli agenti atmosferici.