Scoperto tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, il pavimento a mosaico della Basilica di Aquileia rappresenta una delle testimonianze più spettacolari dell’antico complesso paleocristiano.
Originariamente l’edificio era composto da tre aule, una delle quali è oggi visibile nella Cripta degli scavi, da un battistero e da altri ambienti probabilmente collegati alla residenza del vescovo.
Nell’Aula Sud è possibile ammirare il pavimento a mosaico più vasto di tutto l’Occidente romano: sui suoi 760 metri quadrati di estensione, possiamo riconoscere immagini simboliche e allegorie figurate che indicavano ai fedeli la via della salvezza. Un’iscrizione rende omaggio al vescovo Teodoro, che fece costruire la basilica all’indomani dell’Editto di Tolleranza del 313 d.C.